Spazzolino da denti in Bambù Tea Natura
Lo stile di vita “Zero Waste” quest’anno più di qualsiasi altro periodo storico del quale io abbia memoria, è spopolato tra le persone. La consapevolezza di un mondo invaso dalla plastica ha coinvolto parte della popolazione, e i cosiddetti “Friday for Future” hanno avuto grande successo tra i giovani.
Tanto da vedere centinaia di persone accantonare i loro effetti personali utilizzati fin’ora, e sostituirli con prodotti eco sostenibili, rispettosi dell’ambiente.
Sinceramente la mia reazione è stata un po’ diversa. L’euforia e il desiderio di uno stile di vita “Zero Waste” è fondamentale, ma bisogna anche procedere con criterio. Mi spiego.
Presa coscienza che viviamo in un mondo sommerso dalla plastica, quindi eliminarla dalla nostra vita è la scelta migliore per salvare il pianeta, di certo la mia reazione non è stata quella di eliminare tutti i prodotti di igiene personale, o anche di vita quotidiana, per sostituirli immediatamente con altri più sostenibili.
Ho prima di tutto continuato a consumare i prodotti che avevo già in casa. Esempio: se la spugna con la quale lavo i piatti non è ecologica ma ancora nuova, non l’ho buttata e sostituita.
Spazzolino da denti in Bambù la mia opinione
Per quanto riguarda lo spazzolino, non è stato per nulla semplice. Lavo i denti, ormai da anni con lo spazzolino elettrico. Noto una differenza sostanziale perché la testina rotante pulisce i denti alla perfezione.
Ciò nonostante ho deciso di acquistare lo spazzolino da denti in Bambù Tea Natura, perché l’ambiente mi sta più a cuore di una semplice abitudine.
Con lo spazzolino in Bambù mi trovo molto bene, però non ti nascondo che ogni tanto ancora utilizzo quello elettrico. Di certo, nel momento in cui la testina dovesse consumarsi, non l’acquisterò più e cercherò di sostituire totalmente lo spazzolino elettrico con uno ecologico.
Ma il Bambù da dove viene?
Ho solo un dubbio che non riesco a risolvere. Ricordo qualche anno fa di aver sentito e letto che i cambiamenti climatici e in particolare modo, il surriscaldamento globale, era diventato una minaccia per le foreste di Bambù, mettendo quindi a rischio la vita del panda, la cui alimentazione è composta per il 99 per cento di germogli di bambù.
Sono quelle notizie che ti rimangono impresse, anche perché il panda è uno dei miei animali preferiti.
Molto probabilmente il Bambù che oggi viene utilizzato per realizzare questi prodotti, è coltivato, ma il dubbio rimane. Anche perché il ciclo di riproduzione della pianta di bambù dura circa 30-35 anni. Quindi come è possibile che ora questo problema non ci sia più?
Ho cercato nuovamente su internet e ho trovato svariati articoli pubblicati nel 2012 su questo argomento. Ti lascio i link se sei curioso.
Sul sito di Tea Natura è riportato questo testo:
Il Bambù è la pianta con il miglior rapporto di resa legno per ettaro e non ha bisogno di fertilizzanti per la coltivazione, è inoltre capace di assorbire grandi quantità di CO2 generando ossigeno, risultando quindi una pianta sostenibile ed amica dell’ambiente.
Spero che sia vero. Perché non vorrei mai trovarmi a ridurre la plastica ed al contempo partecipare all’estinzione del panda gigante.
Tu cosa ne pensi? Qual è la verità?
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