Cos’è l’INCI e perché ho deciso di scrivere questo articolo?
Viviamo in una società frenetica, nella quale siamo sempre di corsa. Manca il tempo per pranzare insieme con calma, il tempo per fare la spesa dai produttori locali e biologici, per leggere l’etichette e approfondire la provenienza degli ingredienti.
E per quanto riguarda i prodotti che utilizziamo per l’igiene personale? Acquistiamo freneticamente prodotti da supermercato solo perché quella determinata marca è famosa, perché l’abbiamo vista in pubblicità, perché la nostra amica o amico ci ha suggerito “quell’ottimo prodotto”, fidandoci di tutto e tutti senza soffermarsi a prendere il tempo necessario per approfondire la conoscenza di quel determinato prodotto che applicheremo sulla nostra pelle.
Ma dobbiamo iniziare a farlo. Non serve leggere il nome del cosmetico che vogliamo acquistare, conoscere il brand e fidarsi a priori. I prodotti che applichiamo sulla nostra pelle sono importanti, così come quelli che assorbiamo nel nostro corpo mangiando.
Purtroppo la maggior parte delle aziende che producono cosmesi hanno come obiettivo primario il guadagno, mettendo in secondo piano la qualità degli ingredienti.
Quindi in questo articolo vedremo cos’è l’INCI e come riconoscerlo, per poter diffidare da quei cosmetici che possono creare solo danno al nostro corpo.
INCI cosa significa e a cosa serve
INCI, per esteso International Nomenclature Cosmetic Ingredient è una denominazione internazionale che si riferisce alla lista di tutti gli ingredienti che compongono un determinato cosmetico.
La presenza dell’INCI sulle etichette dei cosmetici è obbligatoria su tutto il mercato europeo e anche nella maggior parte degli stati del mondo.
I suoi benefici sono diversi:
- i dermatologi e gli altri esperti della medicina riescono così ad identificare facilmente le reazioni allergiche ai vari componenti;
- gli scienziati sono assicurati di avere dei nomi uniformi per gli stessi ingredienti, non creando confusione nella ricerca;
- consente inoltre all’industria cosmetica di monitorare la sicurezza e lo status normativo degli ingredienti in modo efficiente su base globale, migliorando la sua capacità di commercializzare prodotti sicuri in conformità con le varie normative nazionali.
- infine, ai consumatori è garantita la trasparenza, in quanto gli ingredienti sono identificati da un’unica denominazione, indipendentemente dall’origine nazionale del prodotto.
Sapere leggere l’INCI è fondamentale non solo per conoscere gli ingredienti all’interno di un prodotto ma per capire se lo stesso è adatto a noi oppure no.
INCI come imparare a leggere la lista degli ingredienti
Leggere l’etichetta è più semplice di quanto credi!
Il primo fattore da prendere in considerazione è l’ordine con cui gli ingredienti appaiono nella lista. Infatti devi sapere che gli ingredienti non sono inseriti in ordine casuale, ma in ordine decrescente.
Ovvero il primo ingrediente nella lista è quello che si trova in grandi quantità nel prodotto, l’ultimo invece in quantità più basse, fino all’1%.
Gli ingredienti presenti in una concentrazione inferiore vengono elencati in modo sparso, quindi non è detto che l’ultimo dell’elenco sia presente in una concentrazione minore. In più non è possibile sapere il punto in cui inizieranno gli ingredienti con concentrazione inferiore all’1%.
Individuare gli ingredienti di origine vegetale è semplicissimo in quanto vengono di solito indicati con il nome della pianta in lingua latina, seguito poi dal nome inglese della parte della pianta che viene impiegata.
Esempio: olio di oliva = olea europea (in latino)
root, leaf, fruit = parte della pianta (in inglese)
È più difficile invece identificare i componenti chimici, in lingua inglese e con il nome chimico corrispondente.
Fondamentalmente è possibile suddividere la lettura dell’INCI in tre sottogruppi:
- prima parte nella quale vengono riportate le sostanze strutturali come i tensioattivi, gelificanti e umettanti;
- una parte centrale nella quale si trovano i principi attivi, ovvero quelli che dovrebbero agire sul nostro corpo;
- nell’ultima parte sono presenti i conservanti, i coloranti e profumi.
Quindi un prodotto si può considerare naturale quando l’elenco dei componenti è piuttosto brave e, i nomi sono scritti in latino quindi che rappresentano in particolare sostanze naturali.
INCI:gli ingredienti nocivi da evitare in un cosmetico
Per sentire davvero il campanello d’allarme sugli ingredienti nocivi presenti nei cosmetici, ti consiglio di andare nel tuo bagno, prendere i prodotti che utilizzi e controllare l’etichetta.
Ci sono infatti tantissimi ingredienti dannosi per la pelle che ti consiglio di evitare. Vediamo di seguito quali sono per riuscire ad individuarli durante la lettura dell’INCI.
Petrolati
I petrolati derivano dalla raffinazione degli scarti dell’industria petrolchimica. Per utilizzarli come ingredienti all’interno dei cosmetici vengono purificati. Il costo di utilizzo è bassissimo, ecco perché sono molto usati dalle aziende cosmetiche.
Puoi trovare i petrolati in diverse creme, trattamenti idratanti, latte detergente, e anche prodotti per la cura dei nostri bambini.
Bisogna evitarli perché formano sulla pelle un film impermeabile occludendo i pori cutanei. Quindi di conseguenza appariranno sulla nostra pelle: brufoli, punti neri e comedoni.
I petrolati derivano da una sostanza come il petrolio, quindi non danno alcun beneficio alla nostra pelle, anzi al contrario hanno l’effetto di disidratarla e invecchiarla.
I petrolati all’interno dell’INCI possono essere presenti con le seguenti sigle:
- paraffinum liquidum
- mineral oil
- petrolatum
- cera microcristallina
Queste diciture sono le più diffuse.
Siliconi
I siliconi sono anche ingredienti di origine petrolchimica e sono utilizzati perché aumentano le performance dei prodotti nei quali sono inseriti.
I siliconi vengono utilizzati in larga scala nei prodotti anti-age, perché a prima vista danno l’effetto di ottenere una pelle liscia e patinata. Ma in realtà non hanno proprietà nutritive come gli ingredienti di origine naturale. Ma occludono i pori cutanei creando imperfezioni, seccando anche la pelle.
La presenza dei siliconi è possibile trovarla anche in molti prodotti per i capelli in quanto donano disciplina alla chioma, riducendo anche le doppie punte. In realtà a lungo andare seccano i capelli aumentando le doppie punte e l’effetto crespo.
Sono anche presenti nei prodotti di make up e prodotti per il corpo. Insomma sono dappertutto ed è bene saperli riconoscere.
Ecco le diciture con le quali sono presenti nell’INCI:
- Dimethicone-Trimethicone-Simethicone (e sigle similari o che contengono queste parole)
- nomi che terminano con –siloxane (come ad esempio Cyclopentasiloxane, uno dei siliconi più diffusi)
- molti Quaternium e Polyquaternium
Parabeni
I parabeni sono dei conservanti molto diffusi in ambito cosmetico seppur tossici. Essendo dei conservanti, si possono trovare in diversi prodotti cosmetici, in particolare nei deodoranti, nelle creme per il viso, nei detergenti.
Bisogna assolutamente evitarli, perché secondo alcuni studi, ancora in fase di approfondimento, risulta che i parabeni sono talmente tossici da poter creare malattie gravi come il cancro al seno.
Per riconoscere i parabeni nell’INCI puoi cercare le seguenti diciture:
- Methylparaben
- Ethylparaben
- Propylparaben
- Isobutylparaben
- Butylparaben
- Benzylparaben
Ovviamente i conservanti sono fondamentali all’interno di un cosmetico per evitare la formazione di muffe e batteri. Ma abbiamo, per fortuna, la possibilità di scegliere prodotti naturali, che utilizzano come conservanti il Sodio Benzoato e il Potassio Sorbato. Naturalmente nessun conservante è innocuo ma di sicuro, se è di origine naturale e bio, è più salutare di un prodotto tossico.
SLS-SLES – Cocamide
I cocamide sono tensioattivi presenti soprattutto nei prodotti per detergere il corpo (bagnoschiuma, detergenti viso, struccanti, shampoo), e vengono usati perché sgrassano e rimuovono lo sporco. In realtà bisogna evitarli perché sgrassano in modo eccessivo la pelle, creando secchezza e irritazione.
Per esempio vengono utilizzati in abbondanza nei prodotti per capelli grassi e con forfora, il problema è che anziché pulire e detergere bene, sgrassano in modo eccessivo alterando la barriera idrolipidica protettiva cutanea.
Per riconoscere i cocamide all’interno dei prodotti le diciture sono le seguenti:
- Sodium Lauryl Sulfate
- Sodium Laureth Sulfate
- Cocamide DEA-MEA-TEA
PEG – PPG
I Peg o PPG sono derivati dal petrolio e vengono utilizzati nei prodotti cosmetici per le loro funzioni di emulsionanti e di tensioattivi. Si possono trovare in tantissimi cosmetici sia nelle creme sia nei detergenti.
È necessario evitare il loro utilizzo perché sono molto inquinanti, e nonostante vengano trattati prima del loro inserimento all’interno dei cosmetici, possono contenere tracce di impurità pericolose per la nostra salute e soprattutto cancerogene.
Per riconoscerli all’interno dell’INCI:
- Tutte le diciture PEG – PPG sono da evitare
Alcool denaturato (sintetico)
L’alcol è un solvente che viene utilizzato per rendere più leggere e asciutte le emulsioni. Lo possiamo trovare nelle lozioni idratanti ed è impiegato anche negli spray, come per esempio nei profumi, nei deodoranti, nelle lozioni dopobarba, e nelle lacche per capelli.
È un ingrediente da evitare in quanto irrita la pelle privandola della sua naturale barriera idrolipidica.
È facilmente riconoscibile all’interno dell’INCI come Alcohol denat.
Formaldeide
La formaldeide è una sostanza cancerogena utilizzata nei cosmetici e nei detersivi per la sua funzione disinfettante.
E comunque da tempo una sostanza sottoposta a dei rigidi controlli e soprattutto vietata sopra determinate soglie per la sua tossicità.
La si può trovare nei prodotti per capelli e per le unghie, ma è una sostanza tossica, quindi anche se è presente in piccole quantità bisogna evitarla.
Nell’INCI è possibile riconoscerla in forma pura oppure sotto forma dei suoi cessori. (Ovvero quelle sostanze che rilasciano molecole di un altro composto in modo indiretto).
In effetti la formaldeide è vietata nella sua purezza in quanto è dimostrato essere cancerogena.
Toluene, canfora, DBP e Ftalati
Questi ingredienti sono presenti soprattutto nei prodotti per le unghie e sono stati sottoposti a svariati studi per la loro tossicità. Di solito sono presenti negli smalti, perché ne migliorano la performance e la durata.
Sono assolutamente da evitare durante la gravidanza perché sono stati correlati a problemi nello sviluppo neurologico dei bambini.
Puoi trovarli anche nei profumi e nei prodotti che riportano il termine fragranza tra gli ingredienti. Secondo alcuni studi ci sono correlazioni tra ftalati e asma, diabete di tipo due, tumore al seno e infertilità maschile.
Per riconoscerli nell’INCI basta cercare le diciture originali.
A volte il DPB è riconosciuto come Dibutilftalato, ingrediente presente nei profumi.
Gli strumenti per leggere l’INCI
Ci sono diversi strumenti che vengono in tuo aiuto per la lettura dell’INCI e ci sono alcuni aspetti da non sottovalutare.
Il bollino colorato (rosso, verde, giallo) ha significato differente a seconda della posizione che l’ingrediente ricopre nella lista. Ovvero il bollino rosso che indica che un ingrediente è nocivo se si trova al primo posto significa che la base di quel prodotto ha una formula che non fa bene.
Se invece ad avere il bollino rosso è l’ultimo ingrediente della lista, non significa che non è da considerare ma è già meno dannoso per la nostra pelle.
Di sicuro è sempre meglio utilizzare prodotti naturali, con formule biologiche.
Gli ingredienti presenti nei prodotti che utilizziamo sono davvero tanti e quindi se vuoi approfondire l’argomento e cercare soprattutto nuove informazioni un buon punto di partenza è il Biodizionario.

È un sito punto di riferimento per quanto riguarda tutti gli ingredienti cosmetici utilizzati in Europa, classificati con dei bollini rossi verdi o gialli a secondo ovviamente della tossicità del prodotto.
Naturalmente nel momento in cui analizzerai un cosmetico e appariranno dei bollini rossi, la prima domanda che ti consiglio di porti è perché quell’ingrediente è stato segnalato come rosso, perché è tossico? È nocivo per il corpo? Oppure per l’ambiente?
In più, ci sono diverse app che puoi utilizzare, divertendoti a scansionare i codici a barra per leggere l’INCI dei cosmetici.

Ti consiglio, tra quelle che ho testato, INCI Beauty, semplice ed efficace. Grazie a questa app puoi scansionare tutte le etichette presenti sui prodotti che hai acquistato, o che vorresti acquistare nei negozi per i prodotti per l’igiene personale, e renderti conto se il prodotto è realmente efficace oppure no.
Conclusioni
Spero che questo articolo ti sia stato utile e abbia soprattutto chiarito molti aspetti sugli ingredienti presenti nei prodotti cosmetici che utilizziamo. È fondamentale informarsi e leggere le etichette prima di acquistare un determinato cosmetico.
Se hai qualche domande riguardo l’argomento sopra trattato ti invito a lasciarmi un commento all’articolo o a contattarmi per e-mail.
Fonti
Lazzaro, Deborah. Cosmetici naturali: come riconoscerli dall’INCI: Una guida completa per conoscere il mondo della cosmesi naturale e biologica (Italian Edition)
Pirozzi, Monica. Tutto Quello Che Non Sai Sui Cosmetici: Il Manuale di Cosmesi per Principianti (Italian Edition)
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